Recensioni

Io sono Marie Curie – Sara Rattaro

Sperling & Kupfer 2024

Parigi, 19 aprile 1906.

Si rende conto che c’è qualcosa di diverso appena entrata in casa. In realtà Parigi stessa, quella sera, è decisamente strana, ammantata da una sorta di pudore sobrio, una specie di vergogna.

Ma Marie non ci fa caso, troppo impegnata a occuparsi di Irène e di tutta la pioggia che cade senza sosta.

In casa, invece, avverte subito la tensione. Ciò che colpisce più di ogni altra cosa sono gli odori: gomma bagnata, cappotti umidi e fumo di sigaretta. La governante, Emma, aspetta lei ed Irène immobile, al centro della stanza. È pallida e si affretta a prendere la piccola per mano, a toglierle il soprabito e a portarla in cucina, come se non vedesse l’ora di allontanarsi dallo sguardo di Marie.

Paul Appell, il preside della Facoltà di Scienze, e Jean Perrin, un amico di famiglia, sono subito accanto a Maria e la loro espressione è così eloquente che la donna capisce tutto un attimo prima che i due aprano bocca per rivelarle che Pierre Curie, suo marito, non c’è più. Lo ha ucciso la ruota posteriore sinistra di un carro, condotto da Louis Manin, un ex lattaio costretto a fare consegne per mantenere la famiglia.

Quando il corpo di Pierre le viene restituito, Maria accarezza il volto del marito. Il danno alla testa non è visibile, perché Pierre è stato ripulito con estrema cura. Tuttavia, Maria sente tra i capelli, intorno alla ferita aperta, qualcosa. Si tratta della materia grigia. Maria la avvolge in un fazzoletto, che si caccia in tasca, dove già ha riposto tutti gli oggetti che l’uomo aveva addosso al momento dello scontro: le chiavi, una stilografica e l’orologio, fermo al momento esatto in cui è avvenuto l’incidente.

Dopo aver accarezzato le dita di Pierre, che ancora riescono a piegarsi, Marie trascina una sedia accanto al letto in cui il corpo giace, e sprofonda nella disperazione, consapevole di essere rimasta sola…

Sara Rattaro è instancabile. Scrive romanzi per adulti, ragazzi e bambini, tiene corsi di scrittura online e in presenza, dirige la collana di narrativa italiana di Morellini Editore e ama le sfide, come quella di cimentarsi nella sua prima biografia romanzata. E sceglie, come personaggio di cui raccontare la storia, una delle figure femminili più moderne del panorama scientifico di fine Ottocento-inizio Novecento. Si tratta di Marie Curie, personaggio decisamente fuori dagli schemi tracciati in un’epoca in cui il genio femminile viene accettato a fatica. Quando la giovane Marie – una laurea in Fisica e una in Matematica – incontra Pierre Curie, realizza immediatamente di trovarsi di fronte a un’anima assolutamente affine, un intelletto affamato, pari al suo, di conoscenza e curiosità, una mente brillante votata, come lei, alla ricerca.  Un incontro perfetto, quindi, che consente alla donna di essere moglie e madre, certamente, senza tuttavia perdere nulla dell’ossessione nei confronti della scienza che da sempre la caratterizza.

Ed è soprattutto dopo la morte improvvisa di Pierre, avvenuta a causa di un incidente nel 1906, che Marie Curie mostra a tutti la sua vera tempra: chiamata a confrontarsi con l’ostilità di un mondo scientifico conservatore e dominato dal maschilismo, sa emergere e imporsi, mostrando una forza d’animo e una determinazione che, oltre un secolo dopo, ancora vibrano e sono un potente monito per chiunque: il coraggio paga, sempre.

Un libro da cui traspare, in ogni pagina, la profonda ricerca delle fonti affrontata dall’autrice; una storia potente che parla di convenzioni e sfide, di abnegazione e volontà; una scrittura ricca di metafore e di poesia che rende ancora più avvincente la vicenda culturale e umana di una donna capace di opporsi a tutto e a tutti.

Un messaggio che, pur arrivando da lontano, è quanto mai contemporaneo; un’ennesima prova brillantemente superata da parte di un’autrice che, ogni volta, sa parlare al cuore del lettore.

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